Mentolo e Perdita di Peso: Nuove ricerche svelano un possibile collegamento

Il mentolo, oltre a offrire un sollievo rinfrescante all’alito, potrebbe avere un’incredibile capacità di aiutarci a perdere peso. È quanto emerge da una ricerca condotta da alcuni scienziati dell’Università di Tokyo, la cui pubblicazione è apparsa sulla rivista Immunology. Secondo lo studio, i derivati del mentolo, il composto responsabile dell’aroma caratteristico della menta, potrebbero avere proprietà promettenti nella perdita di peso e nel contrasto dell’infiammazione. Tuttavia, è importante sottolineare che non basta consumare grandi quantità di menta per beneficiare di tali effetti.

Il potere del mentolo: una scoperta sorprendente

Uno degli aspetti fondamentali emersi dalla ricerca riguarda i meccanismi molecolari che stanno alla base degli effetti antinfiammatori dei derivati del mentolo, noti come MV e MI. Questi composti sono in grado di attraversare la membrana cellulare e interagire direttamente con una proteina regolatrice interna, il recettore X del fegato (LXR). Questo recettore svolge un ruolo cruciale nel controllo dei processi infiammatori e del metabolismo dei lipidi all’interno delle cellule. La sua attivazione può sopprimere le risposte infiammatorie, e i derivati mentilici MV e MI hanno dimostrato di poter attivare il LXR, contribuendo così a ridurre l’infiammazione.

Contro l’accumulo di grasso: gli effetti anti-obesità del mentolo

Ma le sorprese non finiscono qui: gli esperimenti condotti sui topi hanno rivelato che MV e MI non solo possiedono proprietà antinfiammatorie, ma sono anche in grado di contrastare l’accumulo di grasso nelle cellule. Questo avviene interferendo con il processo di adipogenesi, ovvero la trasformazione delle cellule adipose immature in adipociti maturi responsabili dell’accumulo di grasso. In particolare, MV e MI sembrano influenzare una fase specifica dell’adipogenesi, nota come espansione clonale mitotica, agendo indipendentemente dal regolatore LXR.

I ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione sulla combinazione del mentolo con gli amminoacidi, i blocchi costruttivi delle proteine, per creare i cosiddetti esteri mentilici. È emerso che due di questi esteri, abbreviati in MV e MI, hanno potenti effetti antinfiammatori nei macrofagi, le cellule immunitarie coinvolte nell’infiammazione, riducendo significativamente la produzione di molecole infiammatorie come il TNF-α e l’IL-6.

Il professor Gen-ichiro Arimura dell’Università delle Scienze di Tokyo, commentando la scoperta, ha dichiarato: “Le componenti funzionali delle piante che contribuiscono alla salute umana mi hanno sempre incuriosito. La scoperta di nuove molecole da materiali naturali ha ispirato il nostro gruppo di ricerca a sviluppare questi derivati amminoacidici del mentolo”.